giovedì, settembre 21, 2006

ONFRAY Michel, Teoria del corpo amoroso. Per un'erotica solare

In questo trattato Onfray espone le sue ragioni per abbracciare uno stile di vita edonistico e solare, uno stile di vita che si opponga a tutta la cultura mortifera del peccato e della colpa per ritrovare il senso dei rapporti umani nell'altro. Dunque una libertà innanzitutto mentale che ci liberi da illusioni dualistiche (corpo/spirito, mondo terreno/mondo celeste) grazie ad una presa di coscienza della materialità di ogni cosa e della dignità del qui ed ora. Il percorso filosofico presentato dall'autore paga un doveroso ed amorevole pegno ai grandi filosofi, e poeti, materialisti dell'antichità troviamo infatti celebrati tra gli altri Democrito, Epicuro, Lucrezio, Ovidio, Orazio. Il nucleo del pensiero enunciato è di scindere e considerare separatamente matrimonio, procreazione, sessualità, convivenza, monogamia, amicizia, sentimento per giungere a praticare l'eumetria, nè troppo vicini nè troppo lontani con impegni leggeri che si possono rispettare senza ferire l'altro e senza privarsi della propria libertà. Eleggendo a proprio animale simbolico l'Istrice per la sua capacità di difendersi senza attaccare, per il suo legame alla terra e ai piaceri materiali, per la sua capacità di tenersi alla giusta distanza dai suoi simili Onfray ci accompagna fino alla fine del libro.

Il libro non è purtroppo privo di difetti, a differenza del piu' recente Trattato di Ateologia lo stile brillante dell'autore diventa a tratti inutilmente barocco, sopratutto la seconda parte del libro risulta inutilmente ridondante, molto superiori la parte prima e la coda per concisione dell'esposizione e per stile. Ricchissima come sempre la bibliografia esplicita e quella implicita (il libro è un continuo stimolo alla lettura o alla rilettura di grandi classici antichi).

Teoria del corpo amoroso. Per un'erotica solare
Onfray Michel
209 p., brossura, € 14,00
Fazi, 2006
Le terre
ISBN: 88-8112-745-8

Voto: 3/5 (4/5 per la qualità dei contenuti e la ricchezza dei riferimenti, 2/5 per lo stile ripetitivo della parte seconda)

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